martedì 26 maggio 2009

Riusciranno i nostri baldi e zelanti eroi a sconfiggere il terrorismo??

Riusciranno i nostri baldi e zelanti eroi a sconfiggere il terrorismo??

Di Orazio Fergnani

Antefatto

Nell’articolo di alcuni giorni fa “Il Molock, i Molock” affrontavo vari temi, tutti afferenti al problema delle morti di stato.

Affermavo che lo Stato, inteso come istituzioni è responsabile direttamente o indirettamente della morte di legioni di nostri concittadini, cosa per cui Lo si potrebbe ogni volta citare in giudizio. Nell’articolo citato c’è tutta una serie di dati abbastanza dettagliati su queste morti, ricordo : circa 140.000 (centoquarantamila) morti all’anno riconducibili a responsabilità dirette od indirette dello Stato.

Catalizzatore – Innesco – Fatto

Ora viene messa in atto una farsesca messinscena che solo ad un popolo di dementi, pecoroni, ebeti quale la massa di noi Italiani è, altrimenti non si potrebbero spiegare questa ed altre ben più gravi ed offensive sceneggiate; messinscena dicevo che ci viene contrabbandata essere una procedura adoperata per scongiurare possibili stragi a causa di paventati atti di terrorismo, accettiamola pure per vera.

Mi riferisco alla procedura di imbarco negli aeroporti, che condiziona in maniera lesiva della dignità personale i viaggiatori, violando il diritto di portare con sè le cose più essenziali durante il viaggio.

Questo, ci è stato detto, al fine di evitare ogni possibile accesso illegale di elementi e materiali all’interno atti ad essere utilizzati come armi nei confronti dei viaggiatori.

Azione

La parte tecnica del mio cervello è sempre in stand – by e quando sente odore di stronzate subito si risveglia. In questa occasione la puzza è davvero tanta, vediamo da dove proviene.

Modalità di Procedimento:

Determinazione del campo di analisi

Restringiamo l’esame al territorio nazionale, al momento attuale, alle risorse messe in atto per questo specifico fatto.

Comparazione

Confrontiamo le procedure e le risorse messe in atto per operazioni analoghe

Risultati.

Verifichiamo i risultati ottenuti in azioni realizzate per scopi analoghi.

Ma prima vediamo quanto asserisce la :

RELAZIONE SULL'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA NELL'ANNO 2004
DEL DOTT. FRANCESCO FAVARA, PROCURATORE GENERALE
DELLA REPUBBLICA PRESSO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
11 gennaio 2005

LA GIUSTIZIA ITALIANA E L'EUROPA
I problemi della giustizia


Anche nel 2004 i problemi e le vicende della giustizia sono stati al centro dell'attenzione generale…… omissis …… Ma il vero problema che è al centro delle discussioni è ancora quello della eccessiva durata dei processi, strettamente dipendente dalla loro quantità………. Omissis …………..

Al 30 giugno 2004 sono risultati pendenti ben 8.942.932 processi – quasi 9 milioni! – di cui 3.365.000 civili e 5.580.000 penali. Se si pensa che per ogni causa civile vi sono almeno due parti interessate (ma spesso ve ne sono tante altre), e che ogni processo penale coinvolge un numero di persone, come imputati o come parti lese, certamente superiore a quella grande cifra che ho sopra indicato, si ha subito la sensazione concreta della entità dell'interesse - e del malcontento - che per la giustizia hanno i cittadini. Non senza poi

considerare le spese e i costi materiali e le ansie che i processi comportano per ciascuno di essi……. Omissis ………

Resta da riferire in ordine alla durata dei processi, che rappresenta ancor oggi il vero punto dolente del sistema, specie in rapporto al livello europeo. I dati statistici elaborati dal Ministero della giustizia evidenziano che la tendenza verso un progressivo aumento della durata media non accenna ad arrestarsi. Infatti, a fronte di una riduzione dei tempi delle indagini preliminari (da 375 a 347 giorni), originata anche dalla ormai piena operatività del giudice di pace, e del procedimento davanti al giudice per le indagini preliminari (da 316 a 293 giorni), vi è un generalizzato e consistente aumento di durata di tutte le fasi successive del giudizio: davanti al tribunale è passata da 348 a 377 giorni e in corte d'appello da 543 a 606 giorni.
Nell'insieme, ove si ipotizzi un procedimento che si snoda nelle fasi delle indagini preliminari, dell'udienza preliminare, del giudizio di primo grado in tribunale e di quello di appello, la sua durata media è di 1.623 giorni, rispetto ai 1.582 giorni del periodo 1° luglio 2002 – 30 giugno 2003 (qualora si tenga conto dell'eventuale giudizio di cassazione, occorre aggiungere ulteriori 218 giorni).


La situazione della giustizia penale italiana è, comunque, peggiore di quel che emerge da tali dati.

Questi, infatti, si riferiscono a medie che comprendono anche i processi che si esauriscono in pochi giorni, se non in poche ore. Inoltre, come già è stato rilevato negli anni passati, i tempi effettivi sono ancora più lunghi:

quelli dianzi riportati tengono conto solo del lasso temporale che intercorre tra il momento in cui un procedimento è incardinato in un determinato ufficio e quello in cui viene adottato il provvedimento che definisce la relativa fase; non anche del tempo necessario per la redazione del provvedimento definitorio e per la trasmissione degli atti al giudice della fase successiva. Etc., etc..-

Parole ed affermazioni della relazione di inaugurazione dell’anno giudiziario 2005!!

Andatevela a vedere alla URL : http://www.giustizia.it/uffici/inaug_ag/cass2005index.htm#a3

Quest’anno non è cambiato nulla, anzi semmai la situazione è peggiorata

Premessa

In Italia operano, con ruoli, ambiti e pertinenze varie, ma tutte comunque con compiti di attività giudiziaria, ben sette corpi di polizia (dico sette polizie), le elenco i nominative ed il numero degli effettivi di truppa in ordine decrescente di importanza :

1) Polizia di Stato – effettivi n°104.293;

2) Carabinieri – effettivi n° 87.000 circa;

3) Guardia di finanza – effettivi n° 68.134;

4) Polizia municipale – effettivi n° 65.000 circa;

5) Polizia penitenziari – effettivi n° 20/40.000 (non mi è stato possibile ottenere il dato dagli interessati);

6) Guardia forestale – effettivi n° 8.000 circa;

7) Polizia provinciale – effettivi n° 3.000 circa.

Numero complessivo di agenti e funzionari di polizia giudiziaria circa 355.427 (trecentocinquantacinquemilaquattrocentoventisette)!!!

Mi sembra di ricordare (se non sono ancora completamente rincoglionito) che è una cifra circa doppia rispetto alla media europea

E premesso che il numero dei delitti denunciati ai tribunali dal 1999 al 2005 la media attorno a :

3.300.000 cifra non molto attendibile, ma che non si dovrebbe discostare dalla realtà.

Da evidenziare che in ogni procedimento sono compartecipi al reato dai 2 alle 3 indagati, per cui la cifra delle persone coinvolte nel reato oscillano dai 6.600.000 ai 9.900.000!!!

Volendo considerare che molti delitti sono compiuti dalle stesse persone che sono delinquenti abituali, ciononostante il dato è eclatante, ed è la dimostrazione lampante che viviamo immersi in un mondo di delinquenti palesi, manifesti e nascosti, mascherati, mistificati con le persone oneste.

Ed ancora premesso che il più recente che mi è stato possibile reperire, dato certo sulle condanne si riferisce all’anno giudiziario 2000 ed il numero delle condanne e’ di 308.000, di cui 120.785 multe e 187.515 condanne alla reclusione con sentenza definitiva.

Ne risulta quanto segue :

3.300.000 reati trattati dai tribunali in un anno conducono alla condanna di 187.515 rei accertati e condannati alla pena definitiva della reclusione;

quindi

3.300.000 (procedimenti) x 2,5 (media partecipi al reato) = 8.250.000

8.250.000 / diviso 187.515 = uguale 43,996480.

Cioe’ viene condannato un delinquente ogni 43,9964 indagati e rinviati a giudizio pari al 2,27 %.

dunque 355.427 poliziotti ci assicurano alla giustizia la bellezza di 187.515 delinquenti;

il che sta a significare che ogni poliziotto in compartecipazione con l’intero sistema giudiziario riesce a catturare e far condannare :

187.515 /diviso 355.427 = uguale 0,527576 delinquente all’anno!!!!!!!!!!!!

Accidenti che abilità, che perizia, che efficienza, che produttività, che rendimento, che sgobboni, che stakanovisti………………. Se si risvegliasse Stakanov, lui che il piccone lo sapeva usare bene, correrebbe a prendere questa marmaglia di cialtroni a picconate sulle gengive.

Ma non è ancora finita.

A seguito di ricorsi proposti da condannati in via definitiva la macchina della giustizia è costretta a rimettere in libertà circa un 15 % dei condannati erroneamente condannati, perché siccome ha condotto a compimento l’iter giudiziario in fretta e furia e in tanta solerzia ci può scappare l’errore giudiziario, è umano.

I calcoli sopra riportati vanno quindi così corretti :

187.515 condannati – 28.127 (15 %) di errori giudiziari = 159.388

E perciò 8.250.000 /diviso 159.388 = uguale 51,760483

Cioè è condannato un delinquente ogni 51,760483 indagati e rinviati a giudizio, pari all’ 1,93 %.

Quindi ogni agente di polizia giudiziaria, insieme a tutto il sistema giudiziario che gli gravita intorno, riesce a far arrivare a condanna definitiva :

159.388 /diviso 355.427 = uguale 0,44844088 delinquente all’anno!!!!!!!!!!!!

Abbiamo la più numerosa forza di polizia degli Stati di tutta Europa e il più basso, infimo, rendimento in assoluto, sarà un caso o sarà voluto??

Secondo voi??

Prendiamo in esame i costi che noi cittadini sosteniamo per tutta questa fatiscente baracca di raccogliticci.

Ricordiamo che il ministero della Giustizia esiste al solo ed unico scopo e funzione di fare giustizia per conto dei cittadini e non per fornire posti di lavoro e cariche istituzionali a G.I.P., P.M, giudici, presidenti vari, cancellieri e quant’altri, per cui l’obbiettivo unico, solo ed univoco di tutto il sistema è di condannare quanti più delinquenti è possibile.

Ma veniamo al punto saliente, dolente, fetente, maleodorante di tutta la disquisizione.

Quanto ci costa questo sgangherato, scandaloso, obbrobrioso, perverso, immorale, indecente, corrotto, turpe, sconcio, ignobile, osceno, inammissibile, indegno, infame, carrozzone??

Siccome le Polizie sopra elencate fanno parte di, e, rispondono a, molti enti diversi, per fare questi i calcoli con il dovuto rigore bisognerebbe entrare nel dettaglio del bilancio di ogni Comune italiano, di ogni Provincia, del Ministero delle Finanze, del ministero degli Interni, del ministero della Difesa, ed di altri soggetti ancora, ed invece il mio fine oggi è quello di denunciare pubblicamente lo sfacelo, non contare il pelo nell’uovo, ma evidenziare la macroscopicità della malagestione della “RES” pubblica, nello specifico nei riguardi della sicurezza pubblica e della giustizia.

Prenderò quindi in esame solo i costi di gestione del Ministero della Giustizia e del Ministero degli interni, che sono i più coinvolti, tralasciando altri notevolissimi costi, ad esempio del Ministero delle Finanze, che mette in campo ben 68.000 uomini, che però sono coinvolti in questa malagestione in maniera meno pesante.

Per cui le cifre che seguiranno saranno solo dimostrative dell’ordine di grandezza, ma ciò è sicuramente sufficiente, e soprattutto non è detto che queste cifre siano in eccesso (cioè maggiori) rispetto al vero, anzi forse, e molto probabilmente, le cifre reali sono ancora più elevate!!.

Una riflessione; ………………….ma qualcuno di voi ha mai, dico mai, ripeto mai, letto su un qualunque organo di stampa, ha visto su qualunque canale televisivo, sentito alla radio, mai parlare qualche politico, amministratore, giudice della Corte dei Conti che abbia mai detto quale è :

a) il bilancio dello Stato nel suo insieme;

b) il bilancio di un qualunque ministero (neanche ora che sono stati moltiplicati come i pesci);

c) il bilancino piccolo piccolo di un qualunque Ente Inutile???????

Eppure tutti i bilanci di tutte le Società sono pubblici, ed a rigore i bilanci degli enti pubblici dovrebbero essere doppiamente pubblici e pubblicati in ogni dove! Per far sapere ai cittadini come sono spesi i suoi soldi.

Stiamo parlando di soldi pubblici utilizzati da Pubblici Uffici.

Non parliamo per favore della Gazzetta Ufficiale!

Per la cronaca tutti i dati qui presenti sono dati pubblici a disposizione di tutti a semplice richiesta, ebbene ci sono stati Enti Pubblici da me interpellati che hanno richiesto che presentassi domanda scritta (mi hanno risparmiato il bollo) richiedendo che documentassi la motivazione per cui richiedevo tali dati (povera Italia e poveri Italiani!), cosa che ovviamente non ho fatto perché sono andato a reperire i dati altrove.

Penso che nessuno ne sentirà mai pubblicamente parlare di questi dati pubblici finchè le cose rimarrano così.

Ma non sono soldi nostri?? Non avremmo il diritto di sapere come sono andati sperperati???

Invece di sentire sparare ca…te a destra e a manca sulla destra e sulla sinistra, che per me pari sono??

Alla fine e dopo lunga ed assidua ricerca sono riuscito finalmente a reperire sul sito del Ministero delle Finanze a questo indirizzo URL : http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/Norme-e-do/Bilancio-e/Bilancio-d/2005/index.asp il tanto sospirato bilancio dello Stato di previsione relativo all’anno 2005 diviso per capitoli.

Anticipo anche che nel progetto di bilancio per il 2007 sono stati stanziati 7 miliardi e mezzo di euro, notizia apparsa su Italia Oggi del 21 Settembre 2006 a firma di Claudia Morelli, la stessa cifra dell’anno scorso.

Il sig. Mastella, del tutto casualmente allora ministro di Giustizia (mai porre limiti alla Provvidenza), qualche tempo fa rilasciò una dichiarazione in cui lamentandosi dell’esiguità della somma attribuita al suo Ministero, affermava che ………. :

<> !!!!

Cacchio se n’è accorto pure lui??

Però come tutti i nostri funzionari non ha il senso delle proporzioni e della realtà, del valore del denaro, perché se i suoi sensi fossero più abituati al duro contatto con la realtà di tutti i giorni, come noi poveri mortali, si sarebbe accordo che il suo Ministero avrebbe dovuto essere fallito almeno una trentina – quarantina di anni fa.

Considerando che da questa cifra andrebbero

A) detratti i costi del mantenimento dei detenuti e del sistema carcerario nel suo insieme;

B) ma aggiunti i costi delle varie Polizie minori (vedi tabella) non finanziate dal Ministero della Giustizia, per il discorso prima accennato, che in realtà non me ne frega niente di fare il fiscalista, ma la focalizzazione è soltanto sull’ordine di spesa.

Direi che in linea di massima la cifra che ne risulterà potrebbe essere abbastanza compensativa dei due parametri.

Aggiungiamo ovviamente il bilancio del Ministero degli Interni, che impiega nella lotta alla delinquenza la bella cifra di 104.293 uomini.

Nonché mettiamoci anche il costo dei Carabinieri, un esercito di 87.000 uomini impegnati nella difesa del cittadino, dicono loro.

Non considero volutamente la Guardia di Finanza per il fatto che in genere e prevalentemente questa si occupa e rileva reati tributari di responsabilità amministrativa che sporadicamente riguardano reati penali, pure se nel computo come forze di polizia vanno considerate, perché pure loro possono procedere alla denuncia e all’arresto in caso di reati penali.

E non voglio considerare neppure il costo delle varie altre Polizie che hanno anche altri compiti oltre quelli investigativi.

Quindi la somma totale ridotta spesa a difesa e tutela della sicurezza del cittadino e della giustizia è :

v 26.542.456.092 (il bilancio completo del Ministero dell’ Interno, anno 2005);

v 7.500.000.000 (il bilancio completo del Ministero della Giustizia, anno 2005);

v 5.549.730.148 (il bilancio mediato ed approssimato inerente la spesa del mantenimento degli

87.000 Carabinieri presenti sul territorio, equivalenti a circa il 29 % del costo complessivo del Ministero della Difesa, anno 2005).

Per la bella e notevole cifra totale di 39.592.186.240 euro (o euri che dir si voglia).

39.592.186.240 / 159.388 condannati = 248.401 euro a condannato

Cioè 480.971.404 vecchie lire a condannato

QUATTROCENTOTTANTAMILIONI NOVECENTOSETTANTUNOMILA/404.

Ah !..................., dimenticavo la doverosa ciliegina sulla torta!!

Per compiere tanta e tale opera di suprema giustizia il nostro efficientissimo sistema giudiziario ci mette la bella durata di circa 1.623 giorni, rispetto ai 1.582 giorni del periodo 1° luglio 2002 – 30 giugno 2003 (qualora si tenga conto dell'eventuale giudizio di cassazione, occorre aggiungere ulteriori 218 giorni).

Come ci dice il Dott. Francesco Favara, Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte Suprema di Cassazione.

Io personalmente ho proposto una serie notevolissima di denunce inconfutabili, incontrovertibili, inoppugnabili, che per i più insensati e futili motivi sono state archiviate o archiviate per decadenza dei termini, procedimenti appena superficialmente visionati che hanno certamente concorso anch’essi all’abbattimento dei tempi medi di durata dei processi.

In realtà ci vengono ufficializzati tempi lunghi ma compatibili, niente a che vedere con quelli effettivi dei processi che veramente vengono portati a conclusione, la durata vera non è data di sapere in maniera ufficiale, ma da calcoli che si possono fare emergerebbero durate del processo di oltre dieci anni di media.

Mi sorgono una serie di considerazioni :

Ø Non ho fatto una ricerca comparativa sul costo per condanna in Francia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, ma sono convinto che certamente non saremmo molto lontani da 10.000 – 15.000 euro, del resto dei problemi dei Francesi o dei Tedeschi non me ne può importare di meno, a me interessa evidenziare e risolvere i nostri problemi, se possibile, ed è quello che sto facendo.

Ø Ma con i costi che abbiamo visto non sarebbe più utile ed economico pagare una bella pensione completa annuale, il cosiddetto bagno penale …….! ; -), ai delinquenti abituali, e non, alle isole Marshall o Marchesi, in modo da levarceli dalle scatole definitivamente, come hanno fatto gli Inglesi per vari secoli, che mandavano i delinquenti a colonizzare l’Australia?;

Ø E se pagassimo tutti il pizzo alla Mafia non sarebbe più economico? Tralasciando l’aspetto morale della scelta sono convinto che risparmieremo un bel po’;

Ø Ho visto qualche tempo fa un servizio, mi sembra su Report o qualcosa del genere, che presentava una serie di tariffe sulla Camorra, ed il prezzo per una uccisione era di 1000 euro …… assoldando degli assassini professionisti si risparmierebbero un sacco di soldi e di tempo, e si avrebbe la certezza della pena, se non avessimo ben saldi i valori morali instillatici dai nostri padri verrebbe da pensarci più approfonditamente;

Ø Si perché fra indulti, decorrenza dei termini, grazie varie, condoni di pene, riduzioni per buona condotta, cavilli legali vari, di certezze per il cittadino sulla condanna dei colpevoli non ce ne sono;

Ø Anzi ………….. una certezza veramente c’è, e cioè .........la certezza matematica, ….. come dimostrato, ……, che non si avrà giustizia in questa vita da questo Stato;

Ø facendo il calcolo delle probabilità, e confrontando, ci sono più possibilità di vincere al totocalcio che di far condannare un delinquente ;

Ø ed anche se lo si riesce a far condannare si può essere certi che entro breve termine ce lo ritroveremo tra le palle.

Ø e parliamo solo dei reati indagati, non della massa di microreati che i cittadini disillusi ormai neanche più i denunciano, o addirittura vengono dissuasi a denunciare, …. capita anche questo.

Ricollegandomi all’inizio, alla domanda del titolo dell’indagine, e volendo fare un parallelo fra la capacità di investigazione, di perseguimento, e di condanna che abbiamo visto in questa mia ricerca e la probabilità che qualche terrorista intenzionato a farsi esplodere sia ritrovato, ……………………

Beh! Lascio al vostro senso critico stabilire quante probabilità abbiano i nostri baldi rappresentanti e tutori dell’ordine, della giustizia e della sicurezza di cogliere e di arrestare, e quante probabilità abbia la farraginosa ed antidiluviana macchina della Giustizia di condannare, e punire visti i precedenti dimostrati…….

Penso di aver individuato e colto i motivi dello sconforto che attanaglia il povero cittadino indifeso, aggredito e preda delle bande di malavitosi, delle varie mafie : albanese, rumena, cinese, russa, napoletana, pugliese, calabrese, siciliana, marocchina, nigeriana (me ne sono dimenticata qualcuna?…), della marmaglia delinquenziale italiana e multienica di importazione di cui non ci facciamo mancare nulla, di piccola e grande taglia che infesta e spadroneggia in lungo e in largo di giorno e di notte in questo dissoluto e disgregato paese.

Cittadino, reale povero Cristo vittima sacrificale del sistema, lasciato solo, abbandonato, indifeso, inerme, allo sbaraglio, allo sbando, senza più punti di riferimento, a causa della ignavia, incapacità, insolenza, impotenza, lentezza, goffaggine, improduttività, corruzione, collusione, infamità che imperversa ad ogni livello della pubblica amministrazione, in particolare giudiziaria, della nostra società stringendola e soffocandola in una morsa debilitante e mortale ma soprattutto destabilizzante per il rispetto dei concetti di libertà e di democrazia.

Franceschiello docet, siamo sempre ed ancora al motto : <>

Da tutto questo derivano una serie di penose, ciniche e tremende riflessioni e conclusioni, che stabiliscono nell’ordine che la condotta più conveniente da tenere per l’inerme, abbandonato, indifeso cittadino è :

1) soggiacere passivamente alle violenze dei delinquenti e del sistema colluso e nel migliore dei casi incapace, perché quando si ritiene il “cetriolo” in quel posto è consigliabile da un verso evitare di dibattersi, in quanto meno doloroso, e dall’altro, altrettanto suggeribile l’immobilità assoluta, in quanto agitandosi si rischia di ottenere l’effetto opposto di dare maggior piacere alla controparte;

2) evitare assolutamente di apparire, di esistere, di essere individuabili e visibili per la delinquenza e lo Stato, in modo da ridurre di essere messo al centro dell’interesse, della cupidigia e dell’ingordigia delle due grandi categorie di delinquenti : i malfattori privati ed i malfattori di Stato che ormai maramaldeggiano e scorribandano in lungo e in largo impuniti, non solo lo Stato ci ha abbandonato, ma si è di fatto messo al servizio delle varie mafie, col colletto bianco o meno …….. in perfetta simbiosi e sinergia;

3) se poi non si riesce a sparire, tentare la via stragiudiziale, il compromesso, trattare mettendosi alla stregua dei delinquenti istituzionali o meno;

4) se proprio si vuole evitare di subire soprusi ed offese, ed evitare che i delinquenti (privati o di Stato) rimangano impuniti, ormai occorre affiliarsi ad una cosca mafiosa, che con tariffe abbastanza “oneste” e molto più adeguate al “costo della vita” stabilisce quanto costa una vita e rende l’operazione di riparazione della lesione di diritto subita alla portata di tutte le tasche,e soprattutto certa e in tempi accettabili.

5) Se però la vostra indole vi induce a non appartenere a nessuna delle precedenti categorie, rimane sempre l’opzione dell’espatrio andando a vivere in Kenia, dove si vive benissimo con quattro soldi, in Thailandia, altrettanto, a Santo Domingo o in qualche isola del Pacifico, lontano da tutti i rompipalle di Stato o no, e dove pure esiste la corruzione e la delinquenza ma dove, essendo ancora arretrati ed incivili queste attività due non sono ancora state istituzionalizzate………………

6) e soprattutto se proprio vi fanno incazzare ci si fa ancora giustizia da sé.

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